LA SCALA DEI GIGANTI
La Scala dei Giganti si trova nel cortile del Palazzo Ducale a Venezia e lo collega alla loggia interna del primo piano.
Nonostante la ricchezza, l’eleganza e la raffinatezza della sua struttura, le aspettative suscitate dal suo pomposo nome non trovano corrispondenza nella realtà. La scala non è poi così gigantesca! Dopo questa prima impressione, però, non si può che restare ammirati da questa costruzione in cima alla quale si trovano le due imponenti statue da cui prende il nome.
La Scala dei Giganti fu eretta sul finire del XV secolo su progetto di Antonio Rizzo e il lavoro dei marmi è opera di Antonio Bregno e di Domenico e Bernardino da Mantova. Le due colossali statue sono di Jacopo Sansovino, scolpite nel 1554 e qui collocate nel 1566, e rappresentano Marte, il Dio della Guerra e Nettuno, il Dio del Mare, protettori dell’aristocrazia e dei commercianti della Repubblica di Venezia.
In cima alla Scala dei Giganti si svolgeva la cerimonia dell’incoronazione del Doge che, dopo aver ascoltato la messa solenne nella chiesa di San Marco, e dopo aver fatto il giro della piazza sulle spalle degli Arsenalotti – gli operai dell’Arsenale – entrava nel Palazzo Ducale. Da quel momento il doge diveniva di fatto prigioniero del proprio status, circondato dal lusso regale, ma controllato e sorvegliato continuamente in ogni sua mossa.
Sembra che le due statue fossero state commissionate così mastodontiche proprio per sminuire la figura del Doge al momento dell’incoronazione e per ricordare che la qualità di capo della Repubblica non gli attribuiva un potere superiore agli altri.
La scala è quindi un luogo rilevante dal punto di vista simbolico e proprio su questa scala sono passati i grandi personaggi della storia di Venezia; una lunga serie di dogi, inquisitori, consiglieri, senatori e patrizi fino all’ultimo doge, Ludovico Manin, che nel 1797 scese la Scala dei Giganti per mai più risalirla.